L'EDITORIALE di DESIGN ITALY di Cristina Morozzi - l'evoluzione del bagno

L'evoluzione del bagno


Sino all’epoca vittoriana, anche nelle regge le stanze erano passanti, e poteva accadere di imbattersi nel sovrano adagiato nella vasca da bagno.


Con l’introduzione del corridoio, le stanze acquistano una dimensione privata, il bagno in particolare, riservato solo alle funzioni corporali e alla pulizia che, nei tempi passati, spesso lasciava a desiderare. Nella contemporaneità la stanza da bagno subisce una rapida evoluzione collegata alle norme igieniche e alla cura del sé. Diventa una stanza da vivere, dedicata ai piaceri del corpo: docce, anche massaggianti, vasche con idromassaggio, saune. Pulizia e benessere convivono in un ambiente che ospita, non solo i sanitari, ma anche sedute, tappeti pregiati, specchi decorativi, arredi vari, magari una toilette, e accessori di design, come appendiabiti e porta asciugamani. Si differenziano le forme dei sanitari, grazie al contributo di star del design, come Philippe Starck, capofila del rinnovamento con la sua collezione per Duravit. Le forme variano, da quelle squadrate a linee più sinuose e compare il colore. Termina la dittatura del bianco totale, tinta igienica per eccellenza, e compaiono i colori, declinati in un'ampia gamma di sfumature, rubate alla natura e legate all’essenza della materia ceramica, dai rosati, ai grigi, dai perlati al verde dei germogli e le modulazioni dei sabbiati.


Colorare i sanitari, osando persino la tonalità intensa del petrolio, significa mostrare disponibilità al cambiamento, non solo estetico, ma anche teorico, poiché non si tratta solo di un mutazione superficiale, ma prima di tutto simbolica. Vuol dire accentuare il nuovo ruolo del bagno, la sua progressiva trasformazione da stanza di servizio a luogo da vivere, al pari degli altri dell’abitazione. Significa renderlo partecipe dei mutamenti cromatici che interessano l’habitat.