TRENDS: Libertà Espressiva di Cristina Morozzi

Una nuova vitalità espressiva, legata alle attitudini e all’emotività personali, ha caratterizzato il Salone del Mobile 2021. Scopriamo le motivazioni nell’articolo di Cristina Morozzi.

“Milano is design-design is Milano”. In molti hanno indossato la maglietta bianca con questa scritta per sensibilizzare il mondo del design sul ruolo di Milano e dei suoi eventi, Salone e Fuorisalone, nella promozione del design contemporaneo. Nonostante le difficoltà burocratiche la città ha risposto.

Il Salone in Fiera a Rho Pero, in edizione ridotta, c’è stato e il Fuorisalone ha mostrato la sua vitalità con oltre 200 eventi in città, nei tradizionali distretti, ma anche in nuove spettacolari sedi, come il Superstudio Maxi, il nuovo ampio spazio, promosso e gestito da Gisella Borioli e la casa delle Monache a Baggio, nel giardino dell’Ospedale militare.

I visitatori non sono mancati e le strade della città erano di nuovo affollate. Individuare una tendenza dominante è più difficile del solito, perché questa edizione è stata una corsa contro il tempo. L’assenza di una programmazione produttiva e di una regia studiate con largo anticipo hanno prodotto una nuova vitalità espressiva, legata alle attitudini e all’emotività personali. I designer si sono sentiti liberi di dare sfogo alla loro fantasia e hanno risposto al periodo di forzata inattività con generosità, attingendo alle più varie fonti d’ispirazione, rivitalizzando, per costruire il futuro, anche la tradizione.

Sono riapparse le tipologie tradizionali di arredi, come la toilette della collezione di Scapin, orchestrata a quattro mani da Elena Salmistraro e Matteo Cibic, due designer che si esprimono sempre con grande generosità, in mostra nella collettiva “Design Variations”, curata da Caterina Mosca e Valerio Castelli a Palazzo Litta.

Apologia della libertà espressiva e di una creatività bizzarre e beffarda, basata su improbabili contaminazioni, è il nuovo progetto “Toilet Paper Home” di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari per Seletti: una serie di arredi surreali esposti con un allestimento irriverente nella nuova sede di Toiletpaper in Via Giuseppe Balzaretti (Zona città studi).

Da Dieci Corso Como erano in mostra i nuovi tappeti figurativi di Qeeboo, il marchio di design creato da Stefano Giovannoni, realizzati su disegni dell’archivio Mendini, di Andrea Branzi, di Richard Hutten, di Stefano Giovannoni e di Nynke Tynagel.

Cappellini ha reso ludico il suo showroom di Via Santa Cecilia invitando Elena Salmistraro a illustrare in tre dimensioni la favola di Axo, un nuovo personaggio destinato al mondo infantile. I sorprendenti manufatti che decoravano lo spazio sono stati realizzati con patchwork di tessuti di scarto, cuciti dalle carcerate di San Vittore.

Dopo una lunga pausa, il design è risorto ringiovanito per produrre stupore e per rendere giocoso il quotidiano che si sta affacciando al progressivo ritorno alla normalità. Design Italy nella sua sede di Via Vincenzo Monti ha puntato, per sorprendere, sulle contaminazioni, presentando collezioni create con stampaggio 3D, arredi in cartone, ma anche ritratti ricamati con la macchina da cucire e sgabelli realizzati con tappi di sughero riciclati.




Cristina Morozzi