#10 LONDRA

THE BLOG - a cura di Antonella Dedini

DESIGN ITALY NEL MONDO 
LONDRA

È la città più futuristica e innovativa, ma anche la più ricca di antiche tradizioni e tramandati rituali. Londra, capitale del Regno Unito, è sempre molto affascinante e misteriosa agli occhi di uno straniero perché riesce sempre a sorprendere, nell'impossibilità di coglierne la vera essenza. Si presenta multiforme, multiculturale e multietnica, vittima, ma anche autrice, di trasformazioni ed evoluzioni che sia nel campo della tecnologia, sia nel campo stilistico l'hanno segnata, provata ed etichettata nella storia. Il critico letterario  Samuel Johnson già nel '700 scriveva: “Vedendo Londra, ho visto tutto ciò che il mondo può mostrare". Ma ogni contrasto vive serenamente portandoci ad esempio come l’antico può convivere con il moderno, le vecchie tradizioni con le mode più rivoluzionarie del momento. La città è un laboratorio di creatività in continuo fermento e spesso di surreale intelligenza e ironia. Le case dei suoi abitanti si svelano allo sguardo attento di chi è capace di cogliere la loro intima natura di stratificati e misteriosi depositi di Storia.

Come può essere arredato un appartamento londinese?

 


 

LA ZONA GIORNO

Avverte lo storico Bill Bryson: "Nel nostro microcosmo domestico fatto di sale, sale da pranzo, camere da letto con bagni e cucine, anche se non ce ne rendiamo conto, qualunque cosa succeda nel mondo, qualsiasi cosa venga scoperta, creata o aspramente contesa, a casa nostra finisce in realtà"
 
Ed ecco che nella zona più importante di questa casa immaginaria nella città di Londra ci immaginiamo il Cabinet Ziqqurat di Driade, con motivi floreali a ricordare la tradizione inglese del Liberty, che convive con la lireria di Claudio Bitetti Adelaide Metal. Una poltrona a forma di trono ironizza con rispetto sulla monarchia britannica; è una seduta magica e fiabesca, una storia raccontata attraverso un lussuoso tappeto trapuntato color rubino racchiuso in una cornice dorata... è la Osforth di Emanuele Magini per JPC Universe.
Sotto il riflettore del tavolino funzionale Tavolino Dasé di Ildefonso Colombo per Mogg, troviamo un pezzo storico del design inglese: il Chester è un divano nato in Inghilterra, generalmente realizzato rigorosamente a mano, in pelle con una particolare lavorazione ideata tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, chiamata capitonnè. Il suo nome è certamente un richiamo all’omonima città britannica perché fu inventato dal quarto Conte di Chesterfield, l'inglese Phillip Stanhope.  Come spesso accade con i pezzi di design più famosi, è diventato una vera e proprio categoria di prodotto riconosciuta in tutto il mondo. Il Chesterfield più famoso è il Chester disegnato da Renzo Frau per la prestigiosa azienda italiana Poltrona Frau.

L'ombrello Butterflies con manico in bambù di Pasotti può essere l'accessorio simbolo della città di Londra.  Attraverso i suoi fiori, i colori e suoi materiali esotici impariamo che la pioggia è una compagnia gentile che ci svela un mondo diverso e più acceso. 
 
 



 

LA SALA DA PRANZO

Le pareti della casa sono di colore acceso come è tradizione in Inghilterra e il verde, sempre molto usato, rende l'ambiente classico, ma allegro e sereno. Il tavolo da pranzo Tense Material di MDF Italia ha linee molto eleganti e minimali per dare accento alle sedie in legno di faggio laccato nero Ponti 969 di BBB Italia.

La sedia è un superbo esempio di classicità dello stile Gio Ponti dove pochi elementi singolari si compongono in una combinazione unica: la voluta dello schienale è un omaggio al decoro che diventa elemento strutturale. 
Anche in questo ambiente una credenza che oltre ad essere un mobile è una forte dichiarazione d'amore: è Love Black del designer Fabio Novembre per Driade.


Sul mobile buffet e intorno, oggetti preziosi come i vasi Post Scriptum disegnati da Formafantasma per Cassina e le sedie ironiche T-Chair di Annebet Philips per Mogg, spirata alla T-Shirt, da qui il nome T-Chair.


Il calciobalilla Ghost di Fas Pendezza anima le serate perché è socialità e divertimento. Una tradizione che accomuna le generazioni e soprattutto gli appassionati di calcio come gli inglesi.

 

 

 

 


 

LA ZONA NOTTE

Anche le pareti della camera da letto sono dipinte di un colore acceso, ma rilassante come può essere questa tonalità di azzurro. 
Il letto è in pelle bianca che risalta con il colore del muro e ha uno schienale imbottito con la stessa lavorazione trapuntata del divano Chester a capitonné.


È Aurora Due di Tito Agnoli per Poltrona Frau. Come comodino, l'iconico Traccia table di Meret Oppenheim (1939) per Cassina. “Opera d’arte funzionale” così definita da Dino Gavina che lo rieditò per la prima volta nel 1971, inaugurando una nuova concezione di arredamento che adatta l’oggetto surrealista all’uso quotidiano. 

Il paravento Cartoons di Luigi Baroli per Baleri Italia ha vinto il prestigioso premio Compasso d’Oro 1994 (il Nobel del Design). Sta in equilibrio sulla « S » di sinuoso.
In pura cellulosa totalmente riciclabile, quindi in anticipo sull’attuale presa di coscienza che il riciclo significa preservare l’ambiente e riconoscere il suo valore. È inoltre leggero da spostare e facile da chiudere. Occupa poco spazio perché si arrotala su se stesso. Super.

Sempre per rimanere in tema di icone del design... il tavolo consolle Quaderna per Zanotta u disegnato dal gruppo di architetti fiorentini Superstudio nel 1970; erano gli anni Sessanta e della Pop Art e la collezione Quaderna evidenzia gli eccessi del Pop Design, una critica esplicita al rigido e dogmatico funzionalismo del design tradizionale, una visione liberatoria della vita e del progetto dove un'immaginario reticolo spaziale a maglia ortogonale può essere adattato alle diverse scale e diventare oggetto, spazio o città.