DESIGN TRENDS - I SERVIZIEVOLI
di Cristina Morozzi
L'essere costretti a stare in casa ci ha fatto riscoprire il piacere della manutenzione, un'attitudine antica legata al concetto di cura delle cose.
"Sentirsi a casa", scrive l'artista Alessandra Spranzi, è un sentimento che, più che con le cose in sè, si relaziona ai gesti necessari alla loro manutenzione. "Ramazzo dunque sono", titola sulla Repubblica Michele Serra il suo pezzo dedicato alla forzata casalinghitudine.
Il vocabolo è rubato al titolo del libro di Clara Sereni (Einaudi, Torino, 1987), che prende in giro il cambiamento improvviso della nostra vita.
Si torna a occuparsi in prima persona dell'igene domestica, come un tempo, quando le donne non lavoravano fuori casa. Si riordine, si getta il superfluo e si riorganizza il necessario!
E tornano di attualità "i servizievoli",quei complementi d'arredo, destinati a funzioni specifiche, utili a mantenere l'ordine: i servo muto per disporre gli abiti da indossare il giorno dopo; lo scrittoio per dedicarsi alla lettura e alla scrittura, anche con il portatile; i componibili e trasformabili, arredi in grado di mutare configurazione per adattarsi a diversi utilizzi.
