Francesco Librizzi
Architetto, nato nel 1977, nel 2005 ha fondato Francesco Librizzi Studio a Milano, uno studio di design che sviluppa progetti architettonici, interni, design e installazioni temporanee. Attraverso strutture semplici tracciate nel vuoto, le sue opere fanno emergere i tratti essenziali dello spazio, evidenziando le relazioni tra luoghi, persone e oggetti.
Questo approccio è alla base dei progetti realizzati per la Triennale di Milano, come la mostra "Gino Sarfatti: il design della luce" nel 2012, un inventario del pensiero creativo seriale del grande designer e imprenditore, o l'installazione "Munari, percorsi a mezz'aria" per la sesta edizione del Triennale Design Museum (2013), progettata con Matilde Cassani, metafora spaziale del potere esplorativo del grande maestro e il padiglione "D1" realizzato per la mostra "Stanze".
Altre filosofie dell'abitare" (2016), soglia di design tra paesaggio, architettura e interni. I suoi lavori sugli interni elaborano un'interpretazione visiva di un equilibrio contemporaneo tra passato e futuro e conducono il progetto contemporaneo a abitare il patrimonio architettonico esistente. Le installazioni per la Biennale di Venezia, il Padiglione Italiano alla XII Biennale di Architettura di Venezia nel 2010 e il Padiglione Bahrain per la Biennale 2012, sono unite nel dialogo tra gli spazi espositivi effimeri e la permanenza dell'edificio del XV secolo nell'Arsenale. Questi sono alcuni progetti di interni privati che paradossalmente segnano l'incontro del pensiero progettuale dello Studio con un vasto pubblico. Casa G, (progetto di copertina di Abitare n.538), Casa C. (Domus n.958), soprattutto per la presenza di scale essenziali e scultoree in forte dialogo con il contesto esistente, definiscono un modo tridimensionale non decorativo di progettare e guardare l'architettura d'interni che ha incontrato un significativo consenso pubblico e critico ottenendo grande visibilità nei media internazionali e prestigiosi premi come il Prix Émile Hermès (2008), la Menzione d'Onore Compasso d'Oro (2014), "The AZ Awards 2015 Best Residential Interior", "Archmarathon Award 2015 "Private houses", il "German Design Award 2018 Best Exhibition Design". Nel 2016, l'incontro con FontanaArte ha creato l'opportunità di portare nel product design tutta la ricerca maturata dallo Studio.
Il risultato è una famiglia di lampade, Setareh, che dà vita a delicate relazioni tra spazio e luce, in un forte dialogo con l'identità mitica del marchio. Oggi, il rapporto con FontanaArte continua nel ruolo di Art Director, guardando verso scenari più ampi di un dialogo tra designer pubblici e industriali. Dal 2008, Francesco Librizzi insegna Interior e Exhibition Design in varie università e accademie di design. Tra queste, la Facoltà di Architettura di Palermo, la Facoltà di Architettura di Genova, Domus Academy (Milano), NABA, Nuova Accademia di Belle Arti (Milano).