DESIGN E ARTIGIANATO. WUNDERKAMMER SUL LUSSO A FIRENZE

Orgogliosa dell’antica anima artigiana, la Toscana celebra il suo sapere creare cresciuto nei secoli, ma soprattutto il suo futuro nel campo dell’artigianato di lusso.

“Firenze è una città che coltiva l’arte del fare, l’artigianato artistico, patrimonio prezioso dell’umanità e soprattutto cuore vivo di una comunità che guarda al futuro, offrendo la possibilità ai suoi artisti, artigiani, professionisti della creatività di partecipare a un processo che traghetta i valori della tradizione radicata nei luoghi” ha sintetizzato Giovanni Lamioni Presidente di Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, nel presentare “Manifatture fiorentine aperte” iniziativa al debutto nel calendario della Primavera dell’Artigianato, che – partita con le Giornate europee dei Mestieri d’arte - ha coinvolto il territorio fiorentino fino al 19 maggio e che prevede numerose iniziative di sostegno alla Candidatura della Città di Firenze a Città Creativa Unesco per l’Artigianato.

LA CANDIDATURA DI FIRENZE A CITTÀ CREATIVA UNESCO PER L’ARTIGIANATO

Un programma di richiamo per sostenere la candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l’artigianato. Nella definizione del dossier sono emersi due obiettivi: mappare i luoghi dell’artigianato a Firenze e area metropolitana, e contemporaneamente avviare una serie di percorsi e itinerari per amanti dell’artigianato e del design di lusso, cittadini e turisti che includano anche questi luoghi d’eccellenza. Tra innovazione e tradizione anche il MIDA19 (mostrartigianato.it), la fiera dell’artigianato alla Fortezza Da Basso che si è conclusa il 1 maggio con chiusura posticipata per l’affluenza record di visitatori. Tra i 500 espositori anche i “maker” alle cui proposte innovative è stato dedicato l’affollato padiglione Rastriglia.

AL MIDA LE “CAMERE DELLE MERAVIGLIE”. LE CREAZIONI DI 60 MAESTRI DEL TERRITORIO

Tra innovazione e tradizione si è svolta il MIDA19 (mostrartigianato.it), la fiera dell’artigianato alla Fortezza Da Basso, con una affluenza record di visitatori. Tra i 500 espositori anche i “maker” alle cui proposte innovative è stato dedicato l’affollato padiglione Rastriglia. Firenze su misura Wunderkammer organizzata dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, ha ospitato 60 tra i più importanti maestri fiorentini in un allestimento, firmato EligoStudio, che ha incastonato le creazioni in sei “camere delle meraviglie” ispirate solidi platonici di Leonardo. I i visitatori hanno potuto vedere all’opera i maestri esposti come Tommaso Pestelli, erede di una prestigiosa famiglia di gioiellieri, autore anche di sculture ed oggetti d’arredo, o Bianco Bianchi, orgoglioso discendente di bronzisti fiorentini capace di riportare in auge una tecnica seicentesca per esclusivi pezzi unici. Un viaggio tra eccellenza e lusso offerto anche da Le Sette Meraviglie della Toscana mostra collaterale, organizzata da Once che ha messo al centro il rapporto tra le menti e le mani di sette mirabili firme e i materiali: dall’alabastro al bronzo, dalla ceramica al ferro, fino all’oro.

LEONARDO DA VINCI. L’ECCELLENZA DELLA FOGLIA IN ORO AD ARTIGIANATO E PALAZZO

Oro che brillava anche nella XXV edizione di Artigianato e Palazzo che dal 16 al 19 maggio ha portato oltre 100 maestri artigiani al Giardino Corsini a Firenze, dove l’aveva collocata la principessa Giorgiana Corsini, con l’intento di rivalutare e rinquadrare ai giorni nostri la figura dell’artigiano capace di esplora le potenzialità del design, senza tradire la tradizione. Anche qui le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del genio fiorentino hanno ispirato una mostra “Leonardo e il Battiloro”: dove Giusto Manetti Battiloro – capofila della famiglia Manetti che da quindici generazioni lavora la foglia d’oro – ha ricostruito la macchina progettata nel “Codice Atlantico”: un capolavoro di ingegneria meccanica per la produzione di lamine da sbalzo da usare per il rivestimento in foglia d’oro ma anche per medaglie e monete.