DESIGN TRENDS - CLASSIC BLUE di Cristina Morozzi

Il classic blu è il colore dell’anno.

Lo ha stabilito il Pantone Color Institute, creato negli anni cinquanta per classificare i colori, che vengono contraddistinti da un nome e da un numero. L’Istituto ospita due volte l’anno, in una capitale europea, una riunione alla quale partecipano vari esperti internazionali. Dopo due giorni di dibattito viene scelto il colore dell’anno.


Nel “Piccolo libro dei colori” (Ponte alle grazie, Firenze, 2006), Michel Pastoureau, storico e antropologo, il maggior specialista mondiale dei colori, scrive che “i colori non sono irrilevanti, che veicolano dei codici, dei tabù e dei pregiudizi cui obbediamo senza saperlo e che possiedono significati reconditi in grado di influenzare profondamente il nostro ambiente, i nostri comportamenti, il nostro linguaggio e il nostro immaginario”. A partire dal XII secolo, in pittura il blù è il colore del manto della Vergine. Diventa divino e gli si riconosce il potere di stimolare l’economia.

“Nella Storia di un colore” (ibidem 2002), riccamente illustrato, Pastoureau mette in risalto il trionfo del blù nell’epoca contemporanea, interrogandosi sui suoi molteplici significati. La moda ha accolto il classic blu con entusiasmo. E’ stato il colore dominante nelle sfilate di Marni, Valentino, Balenciaga, Heider Ackerman...



Anche nel design, più prudente nell’uso delle cromie, non manca nelle nuove proposte il classic blù.

A Maison&Objet (Parigi, gennaio 2020), la Chance, azienda di design parigina, ha proposto una completa “Blu collection” composta da tavolini, sedie, librerie, tappeti e carta da parati declinati nelle varianti del classic blue.


In tema di blu merita di essere citato Gio Ponti e il suo “Blù infinito”, colore dominante negli arredi e nei pavimenti ceramici del famoso Hotel Parco dei Principi di Sorrento, uno dei suoi numerosi capolavori architettonici.



Cristina Morozzi