EDITORIALE DI DESIGN ITALY di Cristina Morozzi: Outdoor

Si sta riscoprendo il valore del tempo passato all’aperto e a contatto con la natura, soprattutto dopo il periodo di emergenza vissuto. Ne parla Cristina Morozzi nel suo editoriale.


Si avvicina il tempo di prepararsi alla Primavera. Poiché, dopo mesi di semireclusione domestica, uscire è un evento, conviene attrezzarsi. 

La moda ha già fornito le prime indicazioni, eleggendo il verde come colore protagonista, abbinato a stampe fiorate. Mentre il design propone collezioni in metallo con grandi trafori circolari come quelle di Midj, disegnate da Paola Navone; le sedute “Allaperto Veranda” in listelli di teak di Ethimo create da Matteo Thun con Antonio Rodriguez. Rubelli, storico marchio tessile, osa rigogliose collezioni floreali, nei toni dell’arancio e del rosso su tessuti di cotone.  

Nel tempo libero, temperatura permettendo, chiudiamo i libri, spegniamo il televisore e programmiamo qualche passeggiata nel verde. Va bene anche il parchetto giochi vicino a casa. Rallentiamo il passo per osservare le piante che sono le prime a salutare la primavera. 

Vi consiglio, se volete godere delle vostre prime passeggiate all’aperto, di leggere “La vita delle piante” di Emanuele Coccia (Il Mulino, Bologna, 2016) che spiega scientificamente, ma in modo semplice, come le piante siano creature intelligenti, capaci di comunicare tra loro attraverso le radici, come siano sensibili alle relazioni con altre specie, animali e uomini. 

Il giardiniere, venuto a mettere dei tutori al mio Ficus Benjiamin cresciuto durante il lock down in modo smisurato e addirittura fiorito di bianche corolle profumate, cui ho chiesto spiegazioni della inusuale fioritura, mi ha risposto con la saggezza delle persone semplici: “si vede che sta bene con lei”. 

Se quando siamo fuori nella natura, anche quella cittadina, riflettiamo sulla lezione dei botanici che invitano a stabilire un dialogo con la natura, ci accorgeremmo dei fiori inaspettati che sbocciano nei prati dei parchi, delle striature decorative di certi fogliami, delle svariate sfumature di verde. Gli psicologi, consigliano la “Silvoterapia” ovvero abbracciare i tronchi degli alberi, un’antica pratica che fa bene al corpo e all’anima, utile ad alleviare lo stress. Anche le piante del balcone, del giardino e delle siepi, se ci ricorderemo di guardarle, oltre che di annaffiarle, ci offriranno delle fioriture più rigogliose. 

Stare all’aperto in un giardino, in un patio, in un prato ecc… guardando attorno, ci consentirà di costruire nuove relazioni con la natura che, in qualche modo, ricambierà la nostra attenzione.


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Cristina Morozzi