Giulio Mariano intervistato da Cristina Morozzi
Cristina Morozzi ha intervistato Giulio Mariano di Mariano Light per Design Italy. Scopriamo di più sulle origini e l'evoluzione dell'azienda storica salentina specializzata nel settore dell'illuminazione.
Mariano Light è un'azienda storica di famiglia di Corigliano d'Otranto (Lecce), specializzata nella progettazione e installazione di illuminazioni in Italia e nel mondo. È stata fondata nel 1898 da Salvatore Mariano, che la lasciò in eredità al figlio Eliseo, padre di Lucio. La dinastia continua con il secondo dei tre figli di Lucio, Giulio.
C.M.
Abbiamo chiesto a Giulio, che ha una laurea in architettura al Politecnico di Milano e un master in architettura all'Università di Tecnologia di Delft (Olanda), di raccontarci il passato e il presente dell'azienda di famiglia.
G.M.
All'inizio, Mariano Light realizzava illuminazioni per feste locali. Il processo di progettazione iniziava con schizzi su carta che venivano poi riprodotti a grandezza naturale sul pavimento. Attualmente, partiamo da un'illustrazione disegnata a mano e procediamo con il computer. Negli ultimi quattro anni, abbiamo creato "illuminazioni" interne, concepite come decorazioni domestiche.
C.M.
Parlami delle illuminazioni interne. Cosa vi ha spinto a diversificare l'offerta?
G M.
Era necessario rinnovare ed espandere un mercato già in crescita con installazioni per eventi speciali e vetrine. Così abbiamo creato una linea particolare, diversa da quella destinata alle feste patronali, e semplificato la struttura. Abbiamo iniziato adattando quelli sacri. Gradualmente, abbiamo cercato altri spunti, come il Linea Rosoni ispirati alle decorazioni della Basilica di San Marco a Venezia o prendendo ispirazione da dipinti famosi, come quelli di Matisse. Mia moglie Dominique, che è anche architetto, collabora con me nella ricerca delle fonti e nel design.
C.M.
I soggetti vengono aggiornati periodicamente?
G.M.
Quasi ogni settimana, introduciamo nuove decorazioni per completare quelle tradizionali, come Rosone 100. Nel 2020, per esempio, abbiamo lanciato Fior di Margherita e Fiore di cappero.
C.M.
Il tuo mercato?
G.M.
I nostri prodotti sono molto richiesti da una clientela sempre più internazionale, sia B2B che B2C.
Nel 2018, abbiamo creato un'installazione di 30 metri, "Pinta Cura", a Ginevra, basato su un'opera dell'artista Frederic Post. Collaboriamo con marchi di moda come Dior e Dolce&Gabbana per vetrine ed eventi. Nel 2017 abbiamo decorato le vetrine di Harrods con nuove rosette. Facciamo anche molte vetrine, specialmente Natale in tutto il mondo.
Nel 2014 a Fasano, abbiamo realizzato l'allestimento luminoso per un matrimonio indiano spettacolare e di nuovo nel 2018 per un altro matrimonio indiano con 1000 ospiti a Villa Olmo sul Lago di Como.
C.M.
Collaborate anche con i designer per creare le decorazioni?
G.M.
Abbiamo collaborato con artisti, come Pierluigi Calignano e Angelo Accardi, e con la designer pugliese Fabio Novembre per le luci di scena del festival della Taranta nel 2015. Abbiamo anche lavorato con la designer Paola Navone per l'azienda Baxter.
La collezione di Mariano Light è disponibile su Design Italy.
Cristina Morozzi