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"LA SIGNORA BAUHAUS", UN LIBRO DI JANA REVEDIN
The MAG - 03.23
Di Cristina Morozzi
Il romanzo di Jana Revedin sulla "Signora Bauhaus"
Non è l’ennesimo libro teorico sul Bauhaus, ma la storia personale e professionale di Walter Gropius, il fondatore della scuola d’arte e di design di Weimar, e di Ise, la bibliotecaria, che divenne sua moglie.
Sposando Gropius, pochi mesi dopo la loro conoscenza, Ise sposa anche il progetto Bauhaus, divenendone la principale sostenitrice, lavorando instancabilmente per la sua promozione, tanto da meritarsi l’appellativo di Signora Bauhaus.
Comprimari della storia i vari personaggi, allievi e docenti dell’Accademia, che hanno collaborato alla fondazione dei principi del design, primo tra tutti, l’ungherese László Moholy-Nagy che definì il design come attitudine, indagandone il lato umano; Marcel Breuer, autore della famosa e intramontabile sedia Wassily, con struttura portante in tubo metallico e seduta in cuoio, destinata a spodestare le classiche poltrone imbottite; o come Bruno Taut, autore del saggio “L’appartamento abitabile".
Sullo sfondo lo scenario della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali e di una nuova filosofia dell’abitare, che prevedeva, come l’abitazione di Walter e Ise, spazi ampi e luminosi, pareti bianche e arredi essenziali.
Il Bauhaus fu sciolto nel 1933 dal partito di Hitler, che aveva ottenuto la maggioranza assoluta nel consiglio comunale di Dessau.