Next - Il futuro del design

The MAG 12/22

REPORTAGE di Cristina Morozzi

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Altagamma, la fondazione delle imprese italiane eccellenti, organizza ogni anno un incontro previsionale sulle tendenze dei progetti futuri, che vedono alternarsi sul palco esperti di varie discipline, sia teorici, sia pratici. Il 27/10/2022 alla Triennale di Milano, con l’edizione denominata Next, è stato affrontato il tema del futuro del design.



Il concept dell’evento è stato definito dalla curatrice dell’incontro Beatrice Leanza, appena nominata nuovo direttore del MUDAC (Museo del design e delle Arti Applicate di Losanna), il cui mandato inizierà nel 2023, con al suo attivo la direzione del MAAT di Lisbona (Museo di Arte, Architettura e Tecnologia di Lisbona), la direzione creativa della Design Week di Pechino e il ruolo di co-fondatrice di The Global School.

 

Davide Quayola art exhibition Bologna

Davide Quayola - Nature / Process / Synthesis a CUBO UNIPOL – Bologna, Italia


L’evento ha fornito una serie di parole chiave: relazionalità, emozione/risonanza, attivismo politico, critica/senso del fare, cultura algoritmica, swarm intelligence, soft robot, synthetic mind, buon vivere, interdipendenza, ethnocomputing, cosmologia, Pacha Mama, post human folklore, deep green, slow tech, bio intelligence, machine dreaming, metrofitting, post dualist, systematic remake, ecological resilience, biophilic humanism, futurverse, speculative architecture, planet city, food freedom, participation, cultural convergence, re-earthing, decolonize e relocalize.

Erez Nevi Pana dead salt

Erez Nevi Pana, Dead Sea


Tra i relatori, l’artista Quayola che usa la tecnologia per esplorare la tensione e gli equilibri tra reale e artificiale, tra figurativo e astratto, tra vecchio e nuovo; Brendan Mcgetrick direttore creativo del Museo del futuro di Dubai; il designer israeliano Erez Nevi Pana, vegano, appassionato di animali , esploratore di materiali alternativi naturali a basso impatto ambientale; Aric Chen, direttore generale e artistico del Het Nieuwe Instituut di Rotterdam, e infine, Matteo Vignoli fondatore del Future Food Institute, Lonneke Gordijn, dello studio olandese Drift, designer/artista.