OGGETTI DEL DESIDERIO SURREALISMO E DESIGN DAL VITRA DESIGN MUSEUM

Oggetti del Desiderio di VITRA DESIGN MUSEUM 

Tour della mostra
12.11.2021 – 13.03.2022, Cranbrook Art Museum, Bloomfield Hills, USA
14.04.2021 – 15.08.2021, CaixaForum Palma, Spagna
24.11.2020 – 21.03.2021, CaixaForum Sevilla, Spagna
09.07.2020 – 25.10.2020, CaixaForum Madrid, Spagna
27.02.2020 – 07.06.2020, CaixaForum Barcelona, Spagna
28.09.2019 – 19.01.2020, Vitra Design Museum, Weil am Rhein, Germania

Surrealismo e Design 1924 – Oggi

Il movimento surrealista ha messo in discussione i vincoli della realtà fisica esplorando l'inconscio e il metafisico come fonti di pratica artistica. Fin dagli anni ’20 il movimento ha avuto un'influenza cruciale sul design e continua a influenzare i designer fino ad oggi. Nell'autunno del 2019, il Vitra Design Museum dedicherà una grande mostra allo scambio tra Surrealismo e design e farà luce su questo affascinante e continuo dialogo creativo mettendo a confronto opere d'arte surrealista e straordinari oggetti di design degli ultimi 100 anni, inclusi lavori di Le Corbusier, Salvador Dalí, Ray Eames, Front Design, Frederick Kiesler, Shiro Kuramata, Carlo Mollino, Meret Oppenheim, Ettore Sottsass e molti altri.

Durante l'emergere del Surrealismo, gli oggetti quotidiani e gli interni hanno avuto un ruolo importante per molti artisti del movimento. Ispirati dai dipinti metafisici di Giorgio de Chirico, artisti come René Magritte e Salvador Dalí cercarono di catturare l'aura e il lato misterioso delle cose di tutti i giorni. Allo stesso tempo - e fortemente influenzati dai ready-made di Marcel Duchamp - artisti come Dalí, Meret Oppenheim o Man Ray sperimentarono una forma completamente nuova di scultura creando oggetti assurdi da materiali e oggetti trovati. Come la "Fontana" di Duchamp (1917), queste opere mettevano in discussione i confini tra arte e design e miravano a evocare un processo psicologico che avrebbe cambiato il modo di pensare e vivere degli spettatori.

 

                                     


Dagli anni ’30 in poi, questo approccio ha avuto un'influenza crescente su designer come Charlotte Perriand o Le Corbusier, il cui termine "objets à réaction poétique" dimostra la sua attenzione al potere simbolico e narrativo delle cose. Allo stesso tempo, Ray Eames, Frederick Kiesler e Isamu Noguchi negli Stati Uniti erano in stretto contatto con artisti surrealisti come Hans Hoffmann e Jean Arp, il che portò a forme organiche e antropomorfe che ebbero un profondo impatto sul design americano del dopoguerra. Dopo il 1945, designer come Achille Castiglioni e Gae Aulenti adottarono l'idea del ready-made e del collage dalle arti. Altri come Carlo Mollino e Gaetano Pesce trovarono ispirazione nel linguaggio formale antropomorfo, spesso connotato sessualmente, del Surrealismo, mentre il gruppo Studio 65 creò oggetti che ricordano i frammenti architettonici presenti nei paesaggi metafisici di Giorgio de Chirico.

 

Oggi il linguaggio narrativo, giocoso e talvolta misterioso del Surrealismo è diventato parte integrante delle opere di molti designer contemporanei in tutto il mondo, tra cui Ronan ed Erwan Bouroullec, Umberto e Fernando Campana, M&M Paris o Jerszy Seymour. Negli ultimi 100 anni, il movimento ha contribuito a liberare il design dal dogma funzionalista mostrando che la forma non deve sempre seguire la funzione, ma può invece esprimere ossessioni, l'inconscio o addirittura mitologie private.

Spazio
600 – 1.200 m² / 6.000 – 12.000 sq ft

Curatore
Mateo Kries, Vitra Design Museum