TENDENZA: Pesce e Starck

The MAG - 06.23

I mattatori del Salone 2023

Durante la settimana del Salone, la città ha accolto numerosi designer internazionali, dai nomi storici ai debuttanti del Salone Satellite. 

I grandi mattatori sono stati Gaetano Pesce e Philippe Starck. Alle loro presentazioni ci sono stata sempre lunghe file di professionisti di settore, giornalisti internazionali e giovani curiosi, attratti dal centro cittadino in fermento. 

Gaetano Pesce e Philippe Starck, grazie alla loro abilità di progettisti, ma anche alla loro capacità affabulatorie, sono ormai icone, riconosciute a livello internazionale. Ambedue da tempo, ciascuno alla propria maniera, hanno compreso quanto sia importante lo story telling. Non si sono dilungati in spiegazioni teoriche, ma in modo colloquiale hanno raccontato la storia dei loro progetti, evidenziandone in modo comprensibile il carattere innovativo.

Gaetano Pesce Salone del Mobile
Gaetano Pesce al Salone del Mobile.Milano 2023

Gaetano Pesce nel corso del suo discorso allo spazio del Satellite in Fiera ha invitato i giovani a essere coraggiosi e propositivi, a non scoraggiarsi al primo rifiuto e a confidare nella comprensione dei produttori.  Philippe Starck ha più volte affermato che la ragione del suo successo, che richiama folle variopinte alle sue presentazioni, dipende dalla sua abilità nel raccontare la genesi di ogni suo progetto. Esemplare a riguardo un piccolo libro, in pelle rosa, con pagine in carta pregiata, bordate d’argento “Starck Explications”, pubblicato dal Centre Pompidou parigino in occasione della sua prima personale nel 2003, con prefazione di Marie Laure Jousset,  allora conservatrice del design del Centre Pompidou e curatrice della mostra.

Il racconto di Philippe Starck si basa sulla relazione tra il disegno dell’oggetto e la sua modalità di utilizzo. A proposito della nuova sedia in metacrilato trasparente “Medaillon,” disegnata per le Boutique di Dior, ha raccontato di essersi ispirato nel proporre una seduta stile Luigi XVI con un solo bracciolo,  a Marlene Dietrich che aveva sempre una sigaretta in mano. Mentre Gaetano Pesce  ha ribadito come ogni suo progetto dipenda dalla natura del materiale che indaga, cercando con le sue sagome di rispettarne le caratteristiche.