TRENDS: Dress to Excess di Cristina Morozzi

Moda e arredamento seguono percorsi opposti nei tempi di crisi: da una parte la voglia di stupire, dall'altra di rifugiarsi nel passato. Scopri di più nell'articolo di Cristina Morozzi.

 


La moda con i suoi corsi e ricorsi dà il là e l’arredamento segue con maggior prudenza. Vale sempre il principio del contrappunto in ambedue gli ambiti. 

 

Nei periodi di crisi la moda insegue l’eccesso, proponendo stili più vistosi, colori solari, fantasie elaborate, rispolverando persino gli abiti da sera lunghi e il glamour anni 50. L’abbigliarsi a festa, anche se le feste sono vietate, è una pratica consolatoria per risollevare l’umore. Nell’arredo l’heritage è la tendenza dominante. Le aziende rieditano i pezzi storici. Le icone degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 registrano impennate di vendite. 

 

Non è casuale che la nota galleria di design artistico di New York R & Company, in occasione del suo ventesimo anniversario, proponga una mostra dedicata a Verner Panton, autore di pezzi intramontabili. L’ornamento non è più delitto, come sosteneva Adolf Loos, negli interni di tendenza si strizza l’occhio persino al barocco, promuovendo sulle orme del festival di Ragusa del settembre 2021, il neobarocco. Più che uno stile, il neobarocco odierno è da considerarsi un’attitudine che privilegia gli eccessi, le complessità, le disarmonie, le fluidità delle linee, che si concentra sui dettagli e che non disdegna neppure il Kitsch, definito dal settimanale Elle francese il nuovo chic.

 

 

 

Cristina Morozzi