#11 BERLINO

THE BLOG - a cura di Antonella Dedini

DESIGN ITALY NEL MONDO 
BERLINO

Berlino è una città talmente densa di storia che la cultura e la memoria sono il perno su cui vive questo luogo. Al centro c’è una visione sostenibile del recuperare, dello sperimentare e del riuso. Mai distruggere quello che è stato: un doveroso mantra porta a mantenere per ricordare e a cambiare per migliorare. Edifici, porzioni di città e monumenti, una ex centrale termoelettrica…, tutto prende nuova vita, solo il Muro è stato abbattuto, ma ne resta una testimonianza sufficiente per non dimenticare. 

È la città dei giovani, degli studenti e forse la metropoli più vivibile e generosa per multiculturalità e provocazione underground. Gli artisti, gli architetti e i designer provengono da tutte le parti del mondo perché Berlino è l’epicentro del Modernismo e delle contro-culture. Da tutto questo si può tessere il filo che connette i maestri del passato con i progettisti del presente.

In questo viaggio nelle città del mondo, dove ci immaginiamo di visitare le case di amici lontani, componiamo nella nostra fantasia un appartamento a Berlino arredato con mobili e colori tipici di quella cultura modernista che ha influenzato gran parte del ‘900. 
Questi pezzi, abbinati ai mobili del design contemporaneo rendono gli ambienti straordinari e preziosi. Ed è proprio osservando alcuni oggetti disegnati oggi che ci rendiamo conto di come questa cultura abbia influenzato inevitabilmente il corso della storia del design con materiali e forme ancora estremamente attuali.


L’INTRATTENIMENTO E IL RELAX

È importante ricordare…
La celebre scuola del Bauhaus nasce a Weimar nel cuore della Germania, nel 1919 sotto la guida di Walter Gropius. Obiettivo è promuovere un modo di abitare al passo con i tempi con mobili funzionali, economici, belli e durevoli.

L’istituto d’arte formava un artista-artigiano capace di padroneggiare insieme forma, tecnica e funzionalità.

Nel campo del design delle sedie dal 1925 ci fu una grande applicazione: i tubi Mannesmann con cui si realizzavano le biciclette, qui furono utilizzati per la prima volta per la struttura di una prima poltrona. Sostituire l’acciaio al legno curvato dell’allora famoso falegname Thonet era sicuramente geniale, moderno e più economico.

Era una scuola diversa da quelle tradizionali, basata sulla collaborazione tra maestri e allievi e tra questi possiamo citare nomi come Paul Klee, Giovanni Itten, Piet Mondrian, Oskar Schlemmer, Vasilij Kandinskij, Lyonel Feininger, Mies van der Rohe, Josef Albers, e Marcel Breuer. Si ricercava un nuovo linguaggio nelle arti, nel design e nell’architettura, libero dai condizionamenti del mondo classico, a rappresentare al meglio i valori della società dei primi del Novecento. Con queste premesse nasce il Movimento moderno da cui molti progettisti si ispirarono per forgiare nuove idee. Tra questi Le Corbusier, che è stato tra i maestri del Movimento Moderno che più ha contribuito al dibattito architettonico e urbanistico della prima parte del XX secolo. 


CONVIVIALITÀ


IL RIPOSO