Nato nel mestiere, apprende dal padre la passione per questo lavoro, guidato dall'idea che l'innovazione si possa ottenere anche attraverso l'utilizzo di materiali non moderni, modellati con strumenti e tecniche artigianali.

Il nome del suo marchio, insieme al suo logo, costituiscono l'unione di due concetti, produzione seriale e artigianalità. Ogni fase di produzione degli oggetti è così contrassegnata sia da un codice a barre - tipico di un prodotto industriale - sia dalla sua impronta digitale, a riprova che il lavoro è fatto a mano.

"Improntabarre è un luogo di idee, sogni e utopie che si proiettano nella realtà, in cui il gesto semplice ma forte del performer è parte del processo del fare".

Nelle sue creazioni ha sempre cercato di conciliare design e funzionalità sperimentando nuove modalità espressive. Il suo lavoro si basa principalmente sulla ricerca. Di tanto in tanto effettua studi sui materiali e sulle tecniche per lo sviluppo dei suoi progetti, il cui tema ricorrente è l'ironia supportata dalla funzionalità.