DESIGNER: Gio Ponti

The MAG - 01.24

Di Cristina Morozzi

"La retrospettiva dedicata a Gio Ponti dal Musée des Arts Decoratifs di Parigi “ Tutto Ponti, Gio Ponto archidesigner", dal 19 ottobre 2018 al Maggio 2019, la prima in Francia,  che ha abbracciato tutta la produzione del prolifico archi- designer milanese dal 1921 al 1978, mette in luce la varietà delle sue creazioni, che spaziano dall’architettura al design industriale, dagli arredi all’illuminazione, dalla creazione di rivista alle sue incursioni nel tessile, nella ceramica, nel vetro e nell’argenteria.

Non è per caso che Parigi abbia dedicato una mostra a Gio Ponti, dato  che una sua nipote, Carlotta  Borletti sposò Tony Bouilhet, titolare del marchio francese di argenteria Christofle. Fu Proprio Gio Ponti a presentargli Carlotta che era a Parigi a studiare francese.
Tony conobbe Gio Ponti alla “Exposition Internationale des arts decoratifs et industriels modernes” , dove era responsabile sella sezione francese "l’Art de la table” e dove Ponti rappresentava l’Italia come direttore artistico della manifattura Richard Ginori.

Ponti progettò per Carlotta e Tony una casa all’italiana, chiamata l’Ange Volant. L’architettura del 1927 è l’unica di Ponti in Francia.
Ponti, ricorda il primogenito di Tony, era una persona di grande sensibilità, gradevole nei rapporti con chi gli andava a genio e brusco con chi gli faceva perdere tempo. Aveva sempre in mano una matita e parlava con la matita. La sua voglia di produrre senza distinzione di scala, dal centro tavola, famoso quello componibile commissionato dal Ministero degli esteri italiano per le ambasciate italiane nel mondo, creato in collaborazione con Tommaso Buzzi e realizzato in porcellana bianca e oro dalla Richard Ginori, di cui Ponti fu direttore artistico dal 1923 al 1933, al grattacielo Pirelli di Milano. …… Gli oltre 500 pezzi in mostra, disposti su più di 1000 metri quadri, comprendevano oggetti domestici, come la macchina da cucire Visetta,  la prima macchina da caffè a caldaia orizzontale la Cornuta per la Pavoni; gli argenti da tavola per Christofle…

Progettò numerose architetture; le copertine della rivista Domus che inventò è diresse dal 1928 al 1979. Progettò banche, uffici, manifatture, monasteri, musei, negozi, ristoranti, hotel, cliniche, centrali elettriche, sale macchine., padiglioni e stand fieristici, cappelle mortuarie, mostre, scenografie, costumi…..Disegnò porcellane per Richard Ginorioggetti in peltro e  argento  per Christofle; pezzi in vetro e lampade per FontanaArte; piastrelle per ceramiche D’Agostino; posate per Krupp italiana; maniglie per Sassi, interruttori elettrici per Ave,  carte da parati; disegni per ricami su seta per la scuola di Cernobbio; orologi per Boselli (Milano); disegni per stoffe stampate ( De Angeli Frua); tessuti per Vittorio Ferrari; disegni per i coordinati tessili Zucchi; mobili da giardino ; arredi per Turri; apparecchi sanitari per Ideal Satndard; la sedia Superleggera per Cassina; un divano letto per Arflex; gli interni del treno Settebello; un auto per Alfa Romeo, esposta al Salone dell’auto di Basilea nel 1953. Collaborò a un libro di cucina “ La cucina elegante, ovvero il quattro uova” per l’Editoriale Domus”…….(Cristina Morozzi, “ Leonardo primo designer, Hoepli, Milano, 2019)