Intervista con Gianni Bolzan di Stilnovo
Il MAG - 01.23
Intervista di Cristina Morozzi con l’AD di Stilnovo, azienda di design dell’illuminazione
CRISTINA MOROZZI:
STILNOVO è un’azienda storica di illuminazione che vanta prestigiose collaborazioni con i grandi maestri del design italiano – tra cui Joe Colombo, Angelo Mangiarotti, Ettore Sottsass, Gae Aulenti e De Pas D’Urbino Lomazzi – e numerosi premi, incluse nomination al Compasso d’Oro. Nel 1988 è andata in pausa per due decenni prima di essere acquisita nel 2019 da Linea Light Group. Ho chiesto a Gianni Bolzan, amministratore delegato di Linea Light Group, a cui Stilnovo appartiene, del nuovo percorso dell’azienda.
GIANNI BOLZAN:
Più che un nuovo percorso, ha visto una vera rinascita. Il marchio milanese è stato acquisito da Linea Light Group in un momento storico particolare: la proprietà guidata da Bruno Gatta lo aveva venduto nel 1988 e, dopo alcuni tentativi falliti di rilancio, aveva praticamente chiuso i battenti. Questo ha lasciato le lampade storiche dell’azienda, che erano bellissime ma non più in produzione, a popolare siti d’asta e mercati dell’antiquariato. Dopo quegli anni di oblio, abbiamo colto l’opportunità di riportare in vita un marchio con un passato glorioso, che doveva assolutamente essere rispettato e coltivato, non sopraffatto. Per questo motivo STILNOVO è un marchio indipendente, in termini di produzione, comunicazione e politica commerciale, dalla sua casa madre Linea Light Group. Si presenta e si presenterà sempre sul mercato come STILNOVO, il grande marchio di illuminazione e design fondato nel 1946 nel cuore di Milano da Bruno Gatta.

CRISTINA MOROZZI:
I modelli storici sono ancora in produzione?
GIANNI BOLZAN:
Assolutamente, è una selezione, e viene costantemente ampliata di anno in anno.
CRISTINA MOROZZI:
Tutti o solo alcuni, e quali?
GIANNI BOLZAN:
Come ho accennato, ogni anno selezioniamo alcuni modelli storici da riproporre che, secondo i nostri dati e ricerche, riteniamo di interesse commerciale per il mercato odierno. In realtà, quasi tutti i modelli classici STILNOVOSTILNOVO.
STILNOVO deve tornare a essere ciò che era: un marchio innovativo che guarda al futuro.
CRISTINA MOROZZI:
Le collaborazioni con designer noti sono state un tratto distintivo dell'azienda. Questa politica continua?

GIANNI BOLZAN:
Lavorare con i designer che hanno reso grande STILNOVO, con i loro eredi o con fondazioni che ne portano avanti la memoria, è per noi un privilegio assoluto, e sicuramente continueremo su questa strada. Allo stesso tempo, abbiamo individuato e stiamo ancora cercando nuovi designer – non necessariamente già noti – che renderanno grande il STILNOVO del futuro, e con i quali potremo collaborare per scrivere nuove pagine di questa fantastica storia iniziata 76 anni fa.
CRISTINA MOROZZI:
Chi sono i creatori dei prodotti di oggi?
GIANNI BOLZAN:
STILNOVO ha un reparto di produzione interno che impiega persone altamente esperte, tra cui Mirco Crosatto, che vanta importanti premi tra cui la Menzione d'Onore al Compasso d’Oro, l'iF Design Award e diversi Red Dot Awards. Il reparto collabora quotidianamente con designer di oggi e del passato, ma lavora anche in modo indipendente su molti progetti futuri.
CRISTINA MOROZZI:
Accanto al reparto vendite, c'è un direttore artistico incaricato di gestire le collaborazioni creative?
GIANNI BOLZAN:
Piuttosto che un direttore artistico, ci consultiamo con agenzie creative di alto profilo che, insieme al reparto marketing, sviluppano le comunicazioni e l'immagine del marchio. L'ultima campagna – chiamata Original for the Originals – è un esempio lampante della nuova direzione intrapresa dal marchio.

CRISTINA MOROZZI:
Quali sono i criteri che hanno portato alla vostra scelta?
GIANNI BOLZAN:
La scelta dei partner creativi con cui collaboriamo tiene conto della loro esperienza passata, ma soprattutto del loro modo di approcciare l'azienda (con tutte le sue dinamiche), il mercato e la storia e il pubblico di riferimento di STILNOVO. Tenendo ben presente – e questo vale per tutti i collaboratori di STILNOVO, compresi i designer – che nulla deve prevalere sul marchio, che rimane la componente fondamentale e il vero protagonista.
CRISTINA MOROZZI:
Come conciliate l'estetica del design con le normative che impongono una riduzione del consumo energetico?
GIANNI BOLZAN:
In questo aspetto molto importante, è qui che brilla l'esperienza di Linea Light Group nell'illuminazione LED. Nei primi anni 2000, il nostro gruppo è stato tra le prime aziende a specializzarsi in apparecchi di illuminazione con tecnologia LED. Oggi è uno standard, ma allora certamente non lo era. E il vantaggio? Un know-how con pochi eguali sia in Italia che all'estero, che ora viene trasferito anche ai prodotti STILNOVO. A livello tecnologico, le lampade STILNOVO sono dotate delle sorgenti LED più performanti con altissimi risparmi energetici; elettronica e circuiti realizzati internamente e su misura per ogni articolo (quindi diversi a seconda del design del prodotto, e non viceversa); ottiche progettate per il massimo comfort visivo; e materiali di qualità per garantire la migliore dissipazione possibile. Tutto ciò si traduce in un basso consumo energetico, un ciclo di vita molto lungo e una manutenzione minima, senza perdere di vista l'estetica del prodotto.

CRISTINA MOROZZI:
Quali sono le vostre linee guida nella scelta dei materiali?
GIANNI BOLZAN:
Qualità, qualità e ancora qualità. Selezioniamo meticolosamente tutti i materiali utilizzati nei nostri prodotti. Per esempio, per le parti in vetro di Galassia o Meta utilizziamo vetro triplex (con ben tre strati) soffiato a bocca. Le strutture in ottone delle lampade degli anni '50 sono immerse in un bagno galvanico che conferisce loro una finitura dorata resistente all'ossidazione e ai segni del tempo, così le lampade rimangono lucide nel tempo. Per i diffusori di lampade come Diphy o Demì, utilizziamo PMMA microinciso al laser con la nostra Optilight TechnologyTM per una luce assolutamente unica. Potrei fare molti altri esempi, come la cura che mettiamo nella realizzazione delle giunzioni di Triedro e Topo, che subiscono migliaia e migliaia di movimenti ripetuti nel tempo.
CRISTINA MOROZZI:
La comunicazione – sia verso i rivenditori, il pubblico finale o la stampa – è affidata a un ufficio comunicazione interno o vi affidate a un ufficio esterno?
GIANNI BOLZAN:
Entrambi. Abbiamo un reparto marketing dedicato allo studio costante di nuovi modi per comunicare i nostri prodotti, supportato da partner esterni sia per la gestione delle campagne social che per quelle stampa e PR. Sempre con l'obiettivo finale di trasmettere correttamente la filosofia del brand che lo distingue: Original for the Originals.
CRISTINA MOROZZI:
Quanto è importante il patrimonio nella percezione del marchio, nella diffusione e nel successo commerciale?
GIANNI BOLZAN:
Molto, ma non è tutto. Indubbiamente, STILNOVO è rimasta nei nostri cuori grazie ai suoi numerosi capolavori del passato. Molte persone ricordano con affetto questi prodotti e sono stupite di trovarli sul mercato, con una qualità ancora migliore, aggiornata nei materiali e nella tecnologia. Oggi, però, è anche importante saper modernizzare: questa è la sfida che accompagnerà STILNOVO nei prossimi anni.
CRISTINA MOROZZI:
Quali sono i modelli di maggior successo?
GIANNI BOLZAN:
Sicuramente Saliscendi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, recentemente selezionato nell'ADI Design Index 2022 e ufficialmente nominato per l'ADI Compasso d’Oro 2024. Poi c'è il molto apprezzato dal pubblico e dalla critica Minibox di Piero Castiglioni e Gae Aulenti; Topo di Joe Colombo; e Fante di De Pas, d’Urbino e Lomazzi. Abbiamo anche grande fiducia nei nuovi prodotti in uscita, come Gravitino541 e Bugia, entrambi di Antonio Macchi Cassia.
Tra le lampade più iconiche, Valigia di Ettore Sottsass riceve sempre grandi elogi. La linea contemporanea vanta anche prodotti di successo come Diphy di Mirco Crosatto, premiato con una Menzione d'Onore al Compasso d’Oro e il Red Dot Award; Demì e Reflexio, sempre di Crosatto, che hanno rispettivamente vinto il Red Dot Award e l'iF Design Award; e Oxygen di Pio e Tito Toso, che ha anch'esso vinto il Red Dot Award.

