Marco Serralunga intervistato da Cristina Morozzi

Leggi l'intervista a Marco Serralunga, proprietario della storica azienda Serralunga, leader mondiale nella produzione di arredamento da esterno e pioniere nell'uso di tecnologie innovative.



Marco Serralunga ha una laurea in economia e possiede Serralunga, un'azienda con 28 dipendenti specializzata in arredamento da esterno. Ho parlato con lui della sua azienda, che si è fatta un nome grazie ai suoi processi produttivi innovativi e collaborazioni con rinomati designer internazionali.



M.S.

Mio padre importava il tecnica dello stampaggio rotazionale dagli Stati Uniti nel 1984. Siamo stati la prima azienda in Europa a usarlo poiché cercavamo di combinare estetica e tecnologia avanzata. Subito abbiamo iniziato a realizzare vasi e contenitori per piante che fino ad allora era stata realizzata in terracotta utilizzando processi produttivi tradizionali che consumano molta energia poiché la terracotta deve essere cotta ad alte temperature. Con l'aiuto di mia moglie, Luisa Bocchietto, abbiamo coinvolto designer famosi che non si erano ancora avventurati nel mondo dell'arredamento da esterno. Abbiamo debuttato con i nostri primi grandi vasi, disegnati da Denis Santachiara, al Triennale Design Museum di Milano durante il Salone del Mobile, con una mostra chiamata “Essere e benessere”, promossa e curata dalla rivista Interni. Quei grandi vasi sono stati un successo e ci hanno ispirato a concentrarci sui prodotti italiani. Siamo stati pionieri e molti hanno seguito le nostre orme.  



C.M.

Raccontaci come si è evoluta l'azienda da allora.


M.S.

Continuiamo a realizzare vasi, anche grandi, sia per piante che con sistemi di illuminazione interna in modo che possano essere usati come luci da esterno. Abbiamo anche una gamma varia di tavoli da esterno. Il 40% della nostra collezione è costituito da vasi di varie dimensioni, il 40% da mobili da esterno e il 20% da illuminazione, la maggior parte dei quali sono vasi illuminati.



C.M.

Quali sono i processi di finitura?


M.S.

Non siamo in grado di laccare i nostri prodotti in stampaggio rotazionale. Abbiamo brevettato un materiale, chiamato Moleskin, nei nostri laboratori. È prodotto dalla lavorazione della pelle e conferisce ai nostri prodotti una sensazione e un aspetto speciali. Moleskin assomiglia a un tessuto e richiama robusti tessuti di moleskin, è caldo e confortevole e sembra quasi velluto o pelle scamosciata. È 100% riciclabile, resiste ad alte e basse temperature ed è facile da mantenere. Attualmente lo offriamo in tre colori: grigio, rosa e mediterraneo.



C.M.

Una domanda ricorrente nel mondo di oggi: quali sono le vostre politiche sulla sostenibilità in termini di processi e prodotti?


M.S.

Le nostre serie outdoor sono tutte prodotti di seconda vita, o materiali ottenuti dal riciclo. Usiamo pannelli solari per l'energia. Direi che come azienda teniamo anche presente la salute del pianeta.



C.M.

Con quali designer collabora l'azienda?


M.S.

Paolo Rizzato, Christopher Pillet e Marc Sadler sono alcuni di quelli con cui abbiamo lavorato più a lungo. Poi c'è la nuova generazione di designer, come Raffaella Mangiarotti, che ha anche lavorato al rinnovamento del nostro catalogo, e Patricia Urquiola, che ha introdotto una finitura con un effetto antico speciale.



C.M.

Dato che collabori con designer noti e hai sempre avuto un occhio per la forma, quali sono i tuoi pensieri sul futuro del design?


M.S.

Direi che purtroppo l'80% dei prodotti progettati è inutile. L'estetica è fondamentale, anche nei prodotti di consumo, ma non dovrebbe essere un fine a se stessa. Gli aspetti da considerare quando si inizia un processo produttivo sono le caratteristiche del materiale utilizzato, le tecnologie che possono essere impiegate, la funzionalità e la sicurezza. Oggi è davvero importante combinare innovazione e tradizione in una tendenza che potrei chiamare ‘modern vintage’. Penso che dovremmo rifiutare l'estremismo, favorendo una filosofia più semplice e immediata. L'identità è molto importante ed è meglio costruire collezioni con un tema comune. È anche importante costruire un'identità forte ma flessibile che possa adattarsi al cambiamento, e tenere gli occhi aperti, non solo nella propria sfera, e avere un approccio accogliente.



Serralunga Collection è disponibile su Design Italy. 




Cristina Morozzi