L'EDITORIALE DI DESIGN ITALY by Cristina Morozzi - Viaggio in Italia IV
La quarta puntata di “Viaggio in Italia” ci porta in Toscana, regione ricca di natura, di città d’arte e dal grande patrimonio manifatturiero. Leggi l’editoriale di Cristina Morozzi alla scoperta di questa terra.
Gio Ponti in una celebre intervista disse che “il buon Dio era stato buono con la Toscana perché gli aveva dato le colline, le Alpi Apuane, il fiume Arno... mentre a Milano non aveva dato niente e quindi era toccato agli architetti farla bella”.
La Toscana ha tutto: una posizione geografica invidiabile, ha il mare e le montagne, i borghi collinari e le città d’arte. Basta citare, tra le altre, la “piazza dei Miracoli” di Pisa, dove su un prato verde si ergono la Torre pendente, la Cattedrale e il Cimitero.
Il patrimonio manifatturiero della Toscana è ampio, vario e conosciuto in tutto il mondo.
Carrara è famosa per la lavorazione del marmo bianco estratto dalle cave delle Alpi Apuane, mentre a Volterra si lavora l’alabastro, il raro e pregiato materiale della zona a cui la cittadina ha dedicato un museo. I vigneti del Chianti e della Maremma danno vini pregiati (famose le etichette Antinori e Frescobaldi).
A Montelupo Fiorentino, dove era solito andare il designer Ettore Sottsass a cuocere i suoi vasi, si produce la ceramica. Tra i marchi più importanti del settore merita di essere citato Bitossi, che continua ad instaurare collaborazioni con noti designer. Il museo della ceramica di Montelupo ha recentemente dedicato una mostra “Vaso Naso” a Matteo Cibic, eclettico designer della nuova generazione.
La zona di Pontedera e Poggibonsi è la sede di note aziende di arredamento come Ceccotti e Edra. A Prato, città natale dell’inventore della cambiale Francesco Datini, si lavora il tessile ed è infatti nota per l’invenzione del tessuto rigenerato, ricavato dagli stracci. È purtroppo conosciuta anche per vari incidenti sul lavoro, come ha denunciato Mario Nesi nel libro vincitore del Premio strega “Storia della mia gente”.
Da Prato arrivano anche i Cantuccini, biscotti secchi alle mandorle, ideali per accompagnare un bicchierino di un’altra rinomata specialità toscana, il Vin Santo. In tema di biscotti non vanno dimenticati i Ricciarelli senesi, prodotti dalla famiglia Nannini, e il dolce natalizio Panforte.
Il capoluogo di regione Firenze è noto per la lavorazione della scagliola, una polvere di marmo che consente elaborati disegni a intarsio (sono famosi quelli che decorano i tavoli esposti al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti), e per le lavorazioni in micromosaico utilizzate nella bigiotteria. A Sesto Fiorentino la storica Richard Ginori (ora appartenente al gruppo Kering) ha ripreso a produrre raffinate porcellane, rieditando anche pezzi storici creati da Gio Ponti, che ne fu art director per un periodo.
A Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, si lavora il cristallo, mentre Arezzo è nota per le sue aziende orafe.
La lavorazione della paglia ha origini molto antiche ed era già presente in Toscana nel XIV secolo. Il cappello di paglia di Firenze, a cui dedicò una canzone Narciso Parigi, ha il suo centro a Signa. A San Mauro di Signa la Carlo Begé produce ancora le classiche “pagliette” e nuovi designer ne riprendono la tradizione proponendo collezioni contemporanee, come il fiorentino doc Michele Chiocciolini.
Infine va ricordato che il prèt à porter è nato a Firenze nel 1954 con la sfilata alla Sala Bianca di Palazzo Pitti, promossa da Giovan Battista Giorgini, e che la più importante manifestazione italiana di moda uomo è Pitti Uomo, gestita da Pitti Immagine, azienda fiorentina leader nell’organizzazione di fiere e eventi.
L’annuale manifestazione “Artigianato a Palazzo”, promossa dalla principessa Giorgiana Corsini nelle serre dei limoni dello storico palazzo di famiglia, presenta le meraviglie dell’artigianato toscano. Ne abbiamo parlato nel nostro precedente articolo.
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