Alberi di Natale sostenibili in legno e cartone
Visualizza tuttoREPORTAGE: Salone del Mobile.Milano 2023
The MAG - 06.23
Di Cristina Morozzi
Un reportage del Salone del mobile 2023 è quasi impossibile, data la quantità di eventi in Fiera e in città. I dati indicano che il pubblico internazionale del Salone ha superato del 15% i numeri dell’ultima edizione pre covid. Milano rimane la capitale indiscussa del design.
La città pullula di eventi e presentazioni, negli showroom d’arredo e di moda, nei palazzi storici, in location ad effetto, come Alcova, la collettiva curata da Joseph Grima e Valentina Ciuffi nei suggestivi spazi dell’ex Macello in Viale Pasubio.
Non mi resta che testimoniare il mio parziale percorso per fornire, a caldo, un primo assaggio. Come annunciato nella conferenza stampa, in Fiera Euroluce, che mancava da ben due edizioni di Salone, era lo spazio più seducente, giocato su un allestimento sobrio che valorizzava gli effetti luminosi degli espositori.
Il Satellite, cui si accedeva direttamente dall’Euroluce, con la sua Arena dedicata agli incontri con i progettisti, ha conosciuto il suo momento di gloria con l’attesa conferenza di Gaetano Pesce, il vero mattatore del Salone, che ha conquistato i giovani, invitandoli a confidare nelle proprie idee.
Gaetano Pesce fedele alla sua predilezione per le resine, ha presentato un nuovo paravento per Cassina, dotato anche di una flebile colonna sonora, e una installazione in resina nella boutique di Bottega Veneta in via Montenapoleone 27, dove c’erano sempre interminabili file di giovani e meno giovani, richiamati dal tam tam mediatico che Gaetano, sapientemente, riesce sempre a attivare. All’interno della boutique un tunnel in resina, che ricordava la sua famosa installazione alla mostra del 1974 al Moma di New York (“New Domestic landscape”) conduceva a un podio dove erano esposte due sue borse scultura.
Meritalia alla Triennale
Alla Triennale Gufram, che ha recentemente acquisito l’azienda Meritalia, ha allestito, in uno spazio dedicato a piano terra, una sorta di palcoscenico teatrale, rivestito di moquette verde pisello, dedicato ai pezzi iconici disegnati da Gaetano Pesce per la storica impresa brianzola. La Triennale ha inaugurato anche una nuova versione del museo del design, curata da Marco Sammicheli e allestita da Paolo Giacomazzi design studio.
Collezione Porro
di Alessandro Medini
Porro nel suo nuovo luminoso spazio di via Visconti di Modrone ha proposto delle riedizioni colorate e felici di storici mobili di Alessandro Mendini.
Tra le novità, una delle più convincenti, è il nuovo spazio di Capellini in Via Borgogna n. 8, su due piani con annesso piccolo giardino e ingresso anche da via Cerva. Chiaro, luminoso, essenziale, ospita le collezioni, del marchio sapientemente allestite, per restituire una idea felice e domestica dell’abitare.
Cappellini Showroom
Una menzione speciale merita lo Spazio di Rossana Orlandi in via Matteo Bandello, che accoglie progetti dal mondo di designer, noti e meno noti, ricreando l’atmosfera stimolante e sorprendente di un bazar orientale.
Non si smentisce Paola Navone, che riesce sempre a essere originale: da
Etaly ha proposto uno speciale allestimento per celebrare la pasta al pomodoro, vero orgoglio del made in Italy, e nel suo studio di via Tortona ha organizzato una lotteria per mettere in palio alcuni dei tanti oggetti da lei raccolti in giro per il mondo, conclusasi con un cocktail nel giardinetto antistante, definito da Paola “Bidon garden” perché recintato con grandi bidoni blù, utilizzati nei paesi africani per la benzina.
Museo del design italiano alla Triennale
Al Circolo Filologico in via Clerici, nell’ambito di design Variations, collettiva curata da Caterina Mosca, Poltronova ha esposto in un percorso labirintico argentato le sue celebri icone e una serie di tappeti, tra i quali gli inediti di Lapo Binazzi, membro del gruppo radicale fiorentino Ufo e la riedizione del tappeto Farfalla degli Archizoom. Emblematico il titolo della suggestiva presentazione “Ultrafavola” in omaggio allo specchio “Ultrafragola”, creato da Ettore Sottsass, il best seller dell’azienda toscana, definito dal New York Times “Every one Favorite Selfie Mirror”.
Conviene fare un passo a ritroso per segnalare che la vocazione di Milano non riguarda solo il “Salone del mobile” e gli arredi di design, ma anche la fotografia. Un mese prima della settimana del design, al Superstudio Maxi, dal 20 al 23 Aprile si è svolta la "Milano Image Art Fair," la mostra dedicata all’arte fotografica, ideata da Fabio Castelli, giunta alla sua XII edizione, che ha esposto una variegata selezione di fotografie, firmate da fotografi internazionali.
Mia Fair è una sorta di grande collage, composto da 100 espositori e oltre 80 gallerie internazionali, arricchito da approfondimenti culturali, dedicati a conferenze, dibattiti e presentazioni editoriali, che accoglie sempre un pubblico internazionale, variegato e appassionato che vivacizza la città.